Ambiente e ben-essere

Dove un nuovo contatto con la natura fin dalla prima infanzia promuove salute e benessere, assieme a una mobilità sostenibile e alla prevenzione dei rischi ambientali (idrogeologici, sismici…)

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Obiettivi di Sviluppo Sostenibile Agenda 2030
(SDGs - Sustainable Development Goals)
Obiettivo n. 3 - Salute e benessere
SDG ONUObiettivo Regione Emilia Romagna
Obiettivo n.11 - Città e comunità sostenibili
SDG ONUObiettivo Regione Emilia Romagna
Obiettivo n. 13 - Lotta contro il cambiamento climatico
SDG ONUObiettivo Regione Emilia Romagna

     

            

       

La salute viene definita dall’OMS nel 1948 come ‘uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o d’infermità’. Il legame tra ambiente e ben-essere fa riferimento ad una visione socio-ecologica di salute e coinvolge tutti i soggetti di una comunità attraverso una presa di coscienza delle proprie condizioni di vita, di limiti e potenzialità, di valori e desideri.

La salute e il ben-essere delle persone dipendono in larga parte dalla qualità dell’ambiente, dai comportamenti individuali e collettivi e dalla capacità di prevedere e prevenire i rischi. Queste sono infatti tematiche trasversali fortemente connesse all’azione, all’empowerment relazionale generativo di nuove risorse e alle strategie di integrazione su più livelli (individuale, ambientale e sociale) attraverso l’offerta di opportunità in relazione alle analisi dei contesti culturali/sociali, economici e scientifici. In quest’accezione di ambiente e ben-essere gli aspetti educativi, di sperimentazione diretta e di partecipazione attiva sono essenziali.

Arpae e Regione Emilia-Romagna sviluppano attività educative per migliorare la qualità della salute e dell’ambiente, attraverso progetti integrati che coinvolgono numerosi settori regionali e soggetti esterni (centri di educazione alla sostenibilità, scuole, associazioni, agenzie, enti locali, unioni di Comuni). Gli elementi comuni, che caratterizzano le diverse azioni fanno riferimento in particolare a questi aspetti:

  1. Il contatto con la natura, fin dalla prima infanzia, inteso come occasione di esperienza diretta che collega le persone con i sistemi ambientali, sviluppando conoscenze, empatia, benessere e consapevolezza. Il benessere psico-fisico e la salute delle persone che vivono in una comunità, soprattutto nelle aree urbane, può essere compromesso dall’eccessivo rumore, dall’inquinamento dell’aria, mentre la presenza, l’accessibilità e qualità di parchi, giardini, viali alberati con spazi per la sosta e delle infrastrutture per la mobilità ciclo-pedonale, non solo migliorano la qualità dell’ambiente, ma incoraggiano stili di vita più sani, una maggiore socialità, evitando lo stress e l’isolamento delle persone;
  2. Il riconoscimento, anche a livello internazionale, di un ‘deficit di natura’, soprattutto nella fascia 0-6, evidenziato a livello scientifico e pedagogico, avvalorato da medici e psicologi, collegato ad una serie di patologie diffuse tra i ‘nativi digitali’ e oggi decisamente collegata alle ultime emergenze sanitarie;
  3. l’urgenza di promuovere una consapevolezza critica nei confronti dei comportamenti individuali e sociali che influenzano la salute delle persone e dell’ambiente, come quella relativa alla mobilità quotidiana di ognuno;
  4. la rilevanza e la centralità del concetto di rischio che sta emergendo come cornice interpretativa unificante, in grado di dare forma a qualsiasi manifestazione dell’incertezza del nostro tempo, legata alla paura di perdere il controllo sulla continuità della propria esistenza e della biografia personale e sociale. Rischi legati alla salute derivanti dall’azione dell’uomo sull’ambiente, cambiamenti climatici, inquinamento, animali infestanti; rischi imposti piuttosto che quelli liberamente scelti, e quelli che gravano sull’individuo e sul suo immediato contesto di riferimento.

PAROLE CHIAVE
#infanzia e natura; #comunità; #città sane; #salute; #mobilità sostenibile; #prevenzione del rischio


PROGETTI IN CORSO

Il contatto con la natura, fin dalla prima infanzia, è inteso come occasione di esperienza diretta che collega le persone con i sistemi ambientali, sviluppando conoscenze, empatia, benessere e consapevolezza. È dunque alla base del benessere psico-fisico e la sua mancanza, come riconosciuto a livello internazionale può portare a disturbi dovuti a ‘deficit di natura’, soprattutto nella fascia 0-6. Per questo è necessario ripensare radicalmente al rapporto tra ‘dentro’ e ‘fuori’ in ambito scolastico, ripensando e riprogettando luoghi e relazioni a partire dai cortili e giardini scolastici.

Questo progetto nasce dall’urgenza di promuovere una consapevolezza critica nei confronti dei comportamenti individuali e sociali che influenzano la salute delle persone e dell’ambiente, come quella relativa alla mobilità quotidiana di ognuno. Mobilità sostenibile quindi sia in relazione al ben-essere individuale sia collettivo. Occuparsi di mobilità sostenibile significa parlare di qualità dell’aria, salute e sicurezza, socializzazione delle persone, acquisizione di autonomia, conoscenza del territorio, progettazione partecipata, turismo, ecc.

Diversi studi dimostrano che il 70% dei focolai di zanzare si trovano in orti e giardini privati. Le zanzare tigre, diffuse in tempi di cambiamento climatico e di globalizzazione, rappresentano un fattore di rischio elevato per la popolazione perchè attraverso le loro punture possono trasmettere virus quali Chikungunya, Zika e Dengue.

Partendo dalla consapevolezza che non sono i terremoti a fare vittime ma gli edifici, cresce l’esigenza di diffondere nella cittadinanza e nelle scuole l’importanza degli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici nella prevenzione di danni sismici.

Progetto rivolto a bambine e bambini dei comuni della Romagna colpiti dall'alluvione del maggio 2023, che sono stati accolti per due settimane di attività in natura presso strutture messe a disposizione dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. L’intervento, sostenuto dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna, è stato promosso dal Centro di Educazione alla sostenibilità (CTR) di Arpae e dalla rete dei Ceas, e ha goduto del contributo di numerosi partner da tutta la Regione.

PER APPROFONDIRE


PER INFORMAZIONI: se volete ulteriori informazioni o fare domande specifiche sui progetti dell’Area potete scrivere a educazione@arpae.it o contattare il Referente del singolo progetto.

ultima modifica 2024-02-08T21:30:23+02:00