Certificazioni ambientali: Ecoscienza 6/2012
La certificazione e l’accreditamento, intesi come attestazione di parte terza, stanno assumendo sempre maggiore rilevanza nella normativa europea anche in relazione al principio per cui le imprese che adottano volontariamente strumenti di gestione ambientale riconosciuti possano beneficiare di una riduzione o di una esenzione dagli ulteriori controlli svolti dalle amministrazioni pubbliche.
La rapida definizione di un quadro certo e omogeneo di queste norme e l’individuazione delle specifiche responsabilità sono fondamentali per la competitività delle imprese e per garantire livelli adeguati di controllo ambientale a tutela della salute e dell’ambiente.
Su questi temi, sull’applicazione ai reati ambientali del modello del Dlgs 231/2001 (Disciplina della responsabilità mministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica), sulle prospettive e i vincoli del decreto semplificazioni e sviluppo (art. 14 Dl 5/2012) si sono confrontati i diversi attori: Agenzie ambientali, mondo dell’impresa, magistrati, soggetti di certificazione e accreditamento.
Certificazioni ambientali. Lo scenario delle responsabilità
Redazione Ecoscienza
L’attestazione di parte terza, quale valore aggiunto?
Raffaella Raffaelli
La semplificazione, uno strumento indispensabile
Pietro Canepa
Qualità e competitività, il valore dell’accreditamento
Filippo Trifiletti
La certificazione conviene? Il “freno” della burocrazia
Gianluca Rusconi
Certificazioni e controlli pubblici, due istituti distinti
Giovanni Fantini
Il reato ambientale e la responsabilità dell’ente
Giulio Monferini
La politica della sicurezza tra poteri e competenze
Raffaele Guariniello
Metodi e certificazioni per misurare la sostenibilità
Paolo Masoni, Valentina Fantin, Alessandra Zamagni
Ecoscienza 5/2012
Emas, uno sguardo di insieme
Mara D´Amico
ArpaRivista 2/2009
Dichiarazione ambientale di prodotto: ArpaRivista 1/2006