Le vibrazioni sono oscillazioni meccaniche generate da onde di
pressione che si trasmettono attraverso corpi solidi; in
particolare si dice che un punto vibra quando descrive un movimento
oscillante intorno ad una posizione di riferimento.
Da un punto di vista fisico esse possono essere differenziate in
funzione della frequenza, della lunghezza d´onda, dell´ampiezza,
della velocità e dell´accelerazione. In
particolare quest´ultimo parametro risulta il più importante per la
valutazione della risposta corporea: l´uomo, infatti, avverte più
la variazione di uno stimolo che il suo perdurare. Il corpo umano,
inoltre, presenta la massima sensibilità all´interno di un
determinato intervallo di frequenza; allontanandosi dagli estremi
di questo intervallo la sensibilità via via si riduce.
Spesso piccole vibrazioni possono indurre frequenze risonanti in
altri elementi strutturali, che vengono quindi amplificate, dando
luogo a vibrazioni più pronunciate e a fonti di rumore.
Le vibrazioni possono essere trasmesse attraverso le macchine o le
superfici con cui l´uomo viene a contatto. A seconda delle parti
del corpo coinvolte, possono essere distinte in vibrazioni
trasmesse al corpo intero o al sistema mano-braccio.
Le vibrazioni trasmesse al corpo intero possono a loro volta
essere suddivise, da un lato, in vibrazioni a bordo di macchine
mobili oppure in prossimità di macchine fisse e, dall´altro, in
vibrazioni presenti negli edifici. Per quanto riguarda le
vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio, esse sono
generalmente dovute a macchine impugnate dagli addetti.
Nei lavoratori, l´esposizione a lungo termine a vibrazioni di
elevata intensità può produrre vere e proprie patologie; ma anche
senza giungere a questi effetti, le vibrazioni possono comunque
arrecare disagio alle persone esposte.
Le vibrazioni trasmesse al corpo intero nel caso di persone presenti in edifici possono essere determinate da:
Le vibrazioni dipendono dalla tipologia della sorgente, dalla distanza sorgente-edificio, dalle caratteristiche del terreno e dalla struttura degli edifici stessi. Per quanto riguarda gli effetti, le vibrazione negli edifici possono costituire un disturbo per le persone esposte e, se di intensità elevata, possono arrecare danni architettonici o strutturali. Non va dimenticato inoltre il possibile disturbo da rumore prodotto per conversione delle vibrazioni.
Le vibrazioni trasmesse al corpo intero a bordo di macchine mobili o in prossimità di macchine fisse possono essere determinate da:
Per quanto riguarda le macchine semoventi e i mezzi di trasporto, le vibrazioni sono prodotte dal motore (regime di rotazione) e dalla traslazione del mezzo (superficie di scorrimento, velocità, interfaccia mezzo-superficie), oppure dalle lavorazioni (movimentazione terra, aratura ecc.) svolte dall´attrezzo. Per quanto riguarda le macchine fisse, invece, le vibrazioni sono determinate dalle operazioni svolte dalle macchine stesse e dal movimento degli organi interni.
L´esposizione a lungo termine a vibrazioni di elevata intensità trasmesse al corpo intero può determinare alterazioni del rachide lombare. Gli effetti possono inoltre riguardare il sistema cervico-brachiale, l´apparato gastroenterico, il sistema venoso periferico, l´apparato riproduttivo femminile ed il sistema cocleo-vestibolare. Mentre per questi ultimi organi o apparati la relazione di causa-effetto tra esposizione professionale a vibrazioni e patologie non è stata ancora sufficientemente documentata, per il radiche tale relazione è ormai certa, anche se diversi aspetti delle attività lavorative in esame (postura incongrua, torsione della colonna vertebrale, ecc) possono concorrere a determinare o aggravare le patologie del rachide.
Le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio possono essere determinate da:
L´esposizione abituale a questo tipo di vibrazioni può comportare disturbi vascolari (fenomeno di Raynaud o del dito bianco), neurologici (parestesie, riduzione della sensibilità tattile e termica, sindrome del tunnel carpale, ecc.) e muscolo-scheletrici (osteoartrosi del polso e del gomito, ecc.).
Per quanto riguarda la prevenzione, essa deve essere fondata su
provvedimenti di tipo tecnico, organizzativo e medico.
In particolare, le misure di ordine tecnico devono tendere a
diminuire la formazione di vibrazioni da parte di macchine e
attrezzi (primariamente in sede di progettazione, con controlli
periodici sul macchinario), e successivamente a limitarne la
propagazione diretta ed indiretta sull´individuo (utilizzando
adeguati dispositivi di protezione individuali).
Infine va sottolineato che il lavoro da strumenti vibranti è da
considerarsi tra quelli comportanti un maggior affaticamento
psicofisico: da un punto di vista organizzativo è quindi opportuno
introdurre turni di lavoro, avvicendamenti ecc.
In mancanza di riferimenti di legge specifici, ai fini della
valutazione del rischio è necessario ricorrere alle norme di buona
tecnica.
Per valutare il disturbo alle persone si fa comunemente riferimento
alla Norma ISO 2631/UNI 9614.
Il principale riferimento per la misurazione e la valutazione del
rischio di esposizione professionale alle vibrazioni al sistema
mano-braccio è costituito dallo standard ISO 5349: 2001
(attualmente in fase di revisione), che è anche norma europea
sperimentale ENV 25349: 1992.
Per quanto riguarda le vibrazioni al corpo intero, il riferimento
tecnico per la misurazione e la valutazione del rischio di
esposizione professionale è costituito dallo standard ISO 2631-1:
1997.
Esiste, infine, anche una normativa tecnica (UNI 9916) che consente
di valutare i possibili danni alle strutture.