Traffico
Azioni in ambito cittadino e riduzioni del traffico nei centri abitati
Le principali azioni che riguardano la gestione sostenibile delle città interessano i centri abitati dei Comuni con più di 30.000 abitanti e dei Comuni con meno di 30.000 abitanti che fanno parte dell’agglomerato di Bologna.
I Comuni con più di 30.000 abitanti sono: Piacenza (Pc); Parma (Pr); Reggio nell’Emilia (Re); Modena (Mo), Carpi (Mo), Castelfranco Emilia (Mo), Formigine (Mo), Sassuolo (Mo); Bologna (Bo), Casalecchio di Reno (Bo), Imola (Bo), San Lazzaro di Savena (Bo); Ferrara (Fe), Cento (Fe); Ravenna (Ra), Faenza (Ra), Lugo (Ra); Forlì (Fc), Cesena (Fc); Rimini (Rn), Riccione (Rn). I Comuni dell’agglomerato di Bologna sono: Argelato, Calderara di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano, Zola Predosa.
A questo elenco si aggiungono i Comuni di Fiorano Modenese (Mo), Maranello (Mo) e Rubiera (Re) che hanno aderito volontariamente al Pair.
L’obiettivo è la riduzione del 20% dei flussi di traffico veicolare privato nei centri abitati dei Comuni in cui si applicano le limitazioni alla circolazione. Un traguardo da raggiungere mediante incentivi per la mobilità elettrica (biciclette a pedalata assistita, motocicli elettrici e autovetture elettriche) e per il potenziamento della rete pubblica di ricarica, in particolare per i veicoli elettrici nelle città, in modo da raggiungere almeno il 10% delle nuove immatricolazioni di veicoli elettrici e ibridi; con l’aumento del numero di stazioni di rifornimento di metano e biometano; con l’ampliamento delle aree pedonali, a traffico limitato e delle ‘zone 30’; con l’armonizzazione delle regole di accesso e sosta nelle Ztl e altre misure simili che i Comuni devono individuare nei Piani urbani per la mobilità sostenibile.
Le limitazioni alla circolazione nei centri abitati
Nei centri abitati dei Comuni con più di 30.000 abitanti e nella cintura di Bologna, fino al 30 aprile 2021 le limitazioni coinvolgono i veicoli diesel euro 3 (o inferiori), i veicoli a benzina euro 2 o inferiori, i veicoli benzina/GPL o benzina/metano e motocicli euro 1 o inferiori. Inoltre, in caso di misure emergenziali (attivate a seguito di previsione di sforamenti dei limiti di legge delle polveri) e nelle domeniche ecologiche le limitazioni coinvolgono anche i veicoli diesel Euro 4.
A decorrere dal 1°ottobre 2021, le limitazioni strutturali (dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 18,30) coinvolgeranno anche i veicoli diesel Euro 4 e nel caso di misure emergenziali i veicoli diesel Euro 5.
Dal 1° ottobre 2025, invece, è previsto il blocco strutturale anche dei veicoli diesel Euro 5.
In base alla DGR 189/2021 a partire da lunedì 1° marzo e fino al 30 aprile in tutti i Comuni della pianura dell’Emilia-Romagna sotto i 30.000 abitanti, non potranno circolare i veicoli privati euro 0 ed euro 1 nei centri abitati dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30.
Misure emergenziali
Il PAIR 2020 vuole superare la necessità di interventi di carattere emergenziale verso un approccio di tipo strutturale, rafforzando quindi le misure ordinarie e continuative che abbassino i livelli di fondo dell’inquinamento in area urbana, in modo da evitare o limitare il verificarsi di episodi acuti di inquinamento a situazioni eccezionali. È necessario comunque dotarsi di un piano d’azione coordinato previsionale su tutta la regione in modo da limitare il più possibile il superamento continuativo del valore limite giornaliero di PM10 nel periodo autunno/inverno, quando le condizioni atmosferiche rendono particolarmente difficile la dispersione degli inquinanti.
Dal 1° ottobre al 30 aprile, ogni lunedì, mercoledì e venerdì viene emesso il Bollettino di Arpae che indica se verranno attivate le misure emergenziali a partire dal giorno successivo. Le misure emergenziali si attivano quando le previsioni per il giorno di controllo e per i due successivi indicano il superamento della soglia di legge per il PM10 in almeno una stazione della provincia. Le misure emergenziali rimangono attive fino al giorno di controllo successivo compreso e sono revocate dal giorno successivo all'emissione del Bollettino, se nel giorno di controllo non si verificano le condizioni di attivazione. La previsione è emessa da Arpae sulla base del sistema integrato di modellistica meteorologica e di qualità dell'aria.
Arpae, nei tre giorni di controllo settimanale, lunedì, mercoledì e venerdì, pubblica un bollettino sul sito “Liberiamo l'aria” e trasmette ai Comuni interessati una newsletter, dando notizia, anche tramite i canali social (Facebook e Twitter) dell’eventuale previsione di superamento dei valori di PM10.