Le gelate tardive in Emilia-Romagna, due periodi climatici a confronto: 1991-2020 rispetto al 1961-1990
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L’inverno appena trascorso, 2019-2020, è stato per la nostra regione, assieme al 2007, il più caldo degli ultimi sessant’anni. Gli inverni miti sono una conseguenza del riscaldamento globale e portano ad un risveglio vegetativo anticipato, con fasi fenologiche più precoci e maggiormente sensibili ai ritorni di freddo primaverili. In primavera, la discesa della temperatura sotto lo zero può provocare il congelamento dell’acqua all’interno delle cellule o negli spazi intracellulari degli organi riproduttivi delle piante, producendo rotture delle membrane e disidratazione dei tessuti. Il verificarsi e l’ammontare dei danni dipendono dalla sensibilità propria della specie e della cultivar al momento della gelata, che a sua volta è funzione della fase di sviluppo, e dalla durata del periodo trascorso al di sotto della temperatura critica.