Oltre il Pil per un nuovo modello di sviluppo

Il Pil, come altri indicatori della tradizione economica, non è più sufficiente e talvolta realistico, nella misurazione neppure delle performance economiche di uno stato o sistema, considerando l’evoluzione profonda della cultura economica e della stessa reportistica aziendale che pone oggi particolare attenzione ai valori intangibili e ai bilanci non solo economici. Basti pensare che il Pil non può considerare e misurare i danni arrecati all'ambiente, anzi tende ad aumentare nella contabilizzazione, ad esempio, delle spese in ricostruzione quando si verificano disastri ambientali.

Per un’agenzia ambientale, tali riflessioni e la consapevolezza di questi aspetti sono importanti, poiché nella casistica di internalizzazione dei “fallimenti di mercato”, come ad esempio i costi sostenuti per il ripristino ambientale, le dinamiche ambientali hanno un ruolo preponderante. I fallimenti di mercato vanno gestiti e un’agenzia di protezione ambientale potrebbe essere di supporto consapevole ai processi decisionali dell’ente di governo.

Già Robert F. Kennedy nel 1968 alla University of Kansas e lo stesso Simon Kuznets (che pur aveva introdotto la nozione di Pil negli anni ‘30 a seguito della Grande Depressione) misero in guardia da un abuso dello stesso indicatore come driver di misurazione dello sviluppo e soprattutto del progresso in una declinazione multidimensionale. (per approfondimenti vedi  Ecoscienza 2/2010 "Il PIL, una bussola ormai superata")

Queste riflessioni sono state poi riprese negli ultimi anni da Ocse, Commissione Europea, Parlamento Europeo, Wwf, Club of Rome con la Conferenza Internazionale Beyond GDP (Bruxelles, 2007) e dal networking su scala globale avviato da Ocse per valutare esperienze in questi ambiti di misurazione del progresso, in una nuova e multidimensionale accezione.

L’evoluzione profonda della reportistica aziendale a cui stiamo assistendo nell’ultimo decennio, che pone attenzione alla sostenibilità, ai valori intangibili, a una innovativa visione del valore e al superamento degli indicatori classici anche di rendicontazione economica, ha indirizzato l’Agenzia verso il superamento delle reportistiche di settore, aprendo una visuale su un panorama più ampio, innovativo e detentore di nuova informazione: andare “oltre il Pil” per Arpa ha significato anche intraprendere il cammino verso una reportistica di sostenibilità integrata, seguendo una nuova accezione e prospettiva di valore.

L’evoluzione continua del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione rende urgente fornire un’informazione chiara su tutti gli impatti dell’agire dell’Agenzia, dando conto degli investimenti e processi interni di produzione e consumo per relazioni efficaci e trasparenti con gli attori sociali, istituzionali e di mercato.

Il contesto globale e attuale nel quale si sperimentano sistemi di supporto decisionale e di rendicontazione alternativi è quindi quello anticipato dalla conferenza internazionale “Beyond GDP. Measuring progress, true wealth, and the well-being of nation”, poi sviluppato dal progetto europeo “European Framework for Measuring Progress e-framenet”, dalla Commissione per la misurazione della performance economica e del progresso sociale (Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi, 2009), dalla contestuale Comunicazione della Commissione Europea COM(2009) “Non solo Pil. Misurare il progresso in un mondo in cambiamento” e recentemente confermato da Istat con la pubblicazione del BES2015 (Benessere Equo e Sostenibile). Nel contesto nazionale con il D.Lgs 32/2007, che ha recepito la direttiva 2003/51/CE (Modernisation Directive), e con la successiva direttiva da recepire nel 2016 (2014/95/UE), sul "Reporting non finanziario", che intende accresce la necessità di comparabilità delle informazioni comunicate, si è fatto un deciso passo in avanti verso l’introduzione di una rappresentazione olistica e integrata della situazione aziendale.

 

Approfondimenti

How’s life? 2015 (OECD-Better Policies for better work - Organisation for Economic Co-operation and Development)

Measuring well being and progress (OECD-Better Policies for better work)

Inclusive Growth (OECD-Better Policies for better work)

Report on the OECD framework  for inclusive growth. Meeting of the OECD council at ministerial level, Paris 6-7 may 2014 - Inclusive Growth 

Green growth during OECD Week 2010

Inclusive Growth: The OECD Measurement Framework. Working Paper No 64STD/DOC(2015)6 Romina Boarini, Fabrice Murtin and Paul Schreyer 

Methodologies and Indicators for Green Growth Measurement - FEEM Sustainability Index

OECD Second World Forum. Istambul 2007. Measuring and Fostering the Progress of Societies. 

Dichiarazione di Istanbul (Commissione Europea, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, l’Organizzazione della Conferenza Islamica, le Nazioni Unite, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, e la Banca Mondiale)

Bringing alternative indicators into policy (BRAINPOoL)

Wikiprogress (open, crowd-sourced database of well-being and sustainability projects from around the world)

ultima modifica 2021-11-21T22:57:30+02:00
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