Global Climate Risk Index 2019

Fra i paesi colpiti da eventi estremi climatici dal 1999 al 2018, l’Italia è 6a per morti e 18esima per perdite di milioni di dollari
(5/12/2019)

Durante la COP25 in corso a Madrid fino al 13 dcembre, è stato presentato il Climate Risk Index 2019  - lo studio annuale a cura di Germanwatch che calcola in quale misura i paesi del mondo sono stati colpiti da eventi climatici estremi (tempeste, inondazioni, ondate di calore, ecc.) e li classifica in base alla loro vulnerabilità a tali eventi.

Nel 2018, il paese più colpito da eventi meteorologici estremi è stato il Giappone, seguito da Filippine, Germania, Madagascar, India, Sri Lanka, Kenya, Rwanda, Canada e Fiji.

Le aree meno sviluppate risultano generalmente più colpite rispetto a quelle industrializzate, tuttavia il rapporto evidenzia come condizioni meteorologiche estreme, legate ai cambiamenti climatici, si stiano verificando anche in paesi fra i più ricchi del mondo: le eccezionali ondate di caldo e gravi siccità in Giappone e Germania, il più potente tifone registrato in tutto il mondo nel 2018 nelle Filippine.

Negli ultimi due decenni, dal 1999 al 2018, l'Italia ha registrato 19.947 morti riconducibili agli eventi meteorologici estremi, che nello stesso arco di tempo hanno causato perdite economiche quantificate in 32,92 miliardi di dollari.

L'Italia è al sesto posto nel mondo per numero di vittime causate dagli eventi meteorologici estremi, e diciottesima per numero di perdite economiche pro capite. Nel complesso, nel periodo 1999-2018 l'Italia risulta il ventiseiesimo Paese più colpito dagli eventi estremi. Guardando al 2018, invece, si piazza al ventunesimo posto.

Il rapporto sottolinea l’importanza della COP25. La scienza più recente ha confermato il legame ormai consolidato tra i cambiamenti climatici e la frequenza e la gravità del caldo estremo. In Europa, ad esempio, gli episodi di caldo estremo sono oggi fino a 100 volte più probabili di un secolo fa. Ma nonostante gli impatti climatici causino perdite e danni permanenti in tutto il mondo, non esiste ancora uno specifico strumento finanziario delle Nazioni Unite per rimborsare le perdite legate al clima. Per la prima volta quest’anno, durante la COP25, il sostegno finanziario per le perdite e i danni legati al clima è all’ordine del giorno, così come il rafforzamento e l’attuazione delle misure per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

ultima modifica 2022-07-15T14:36:00+01:00