Incendio in un’azienda a Mordano (BO)
Nella tarda serata di venerdì 20 giugno 2025 i tecnici Arpae sono intervenuti su chiamata dei Vigili del fuoco a seguito di un incendio sviluppatosi presso l’azienda agricola Brini, in via Colombarone 21, nel Comune di Mordano (BO). Il rogo ha coinvolto un capannone adibito allo stoccaggio di rotoballe di fieno in cui, secondo le informazioni raccolte in sito, erano presenti circa 8.000 rotoballe.
L’incendio ha dato origine a una colonna di fumo di colore bianco, spinta in alto dalle correnti ascensionali prodotte dal calore intenso delle fiamme e visibile a chilometri di distanza. Le prime verifiche hanno riguardato valutazioni preliminari sulla qualità dell’aria mediante strumentazione portatile in vari punti del territorio nei dintorni dell’azienda e in corrispondenza delle abitazioni vicine, considerando la traiettoria dei venti prevalenti al momento dell’incendio; i dati rilevati non hanno evidenziato concentrazioni significative di composti organici volatili e di monossido di carbonio.
La centralina della rete di monitoraggio della qualità dell’aria di Via De Amicis a Imola (a circa 7 km in linea d’aria dal luogo dell’incendio) ha rilevato un modesto incremento delle polveri PM10 rispetto al giorno precedente, attestandosi a una concentrazione media giornaliera di 24 μg/m3 il 21 giugno. I valori sono poi diminuiti nella giornata di domenica 22 giugno. Va comunque sottolineato che le variazioni, considerata l’entità, possono rientrare nelle normali fluttuazioni dei valori di PM10 nel periodo estivo.
Considerata la natura del materiale bruciato, non è stato ritenuto necessario svolgere ulteriori monitoraggi relativi alla qualità dell’aria.
In questa prima fase Arpae ha allertato anche il Servizio Igiene Pubblica della Ausl di Imola per le valutazioni di competenza, che hanno riguardato la verifica puntuale di eventuali attività umane e animali organizzate all’aperto (centri ricreativi, piscine ecc.) nel raggio di 1 km dall'incendio e la raccolta delle matrici alimentari di frumento e frutta coltivati in quell'area. Pur non riscontrando alcuna presenza delle prime, trattandosi di un’area prevalentemente agricola e produttiva, il gruppo tecnico di coordinamento degli interventi del Dipartimento di Sanità Pubblica imolese, riunitosi nella mattinata di sabato 21 giugno dopo aver eseguito i sopralluoghi in loco, ha ritenuto necessario richiedere ai Sindaci di Mordano e di Imola l’emissione di un’ordinanza contingibile e urgente, secondo il principio della massima precauzione, per fornire alla popolazione indicazioni di comportamento a tutela della salute pubblica che restano a tutt’oggi valide. Oltre al divieto di pascolo e razzolamento di animali da cortile e di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali raccolti nell’area interessata dall’incendio, le precauzioni richieste riguardano l’evitare attività ricreative e lavorative all’aperto, lo stendere biancheria, il mantenere per quanto possibile chiuse le finestre delle abitazioni e dei luoghi di lavoro e il lavaggio con sfregamento e la sbucciatura laddove possibile di frutta e verdura. I tecnici del dipartimento di Sanità Pubblica hanno inoltre raccolto campioni di frutta e di frumento nell’area interessata, che sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Bologna per le analisi chimiche del caso. I risultati saranno disponibili nelle prossime settimane.
L’attività di controllo da parte dei tecnici Arpae è proseguita nella mattinata di sabato 21 giugno per la verifica della gestione delle acque di spegnimento dell’incendio, che era ancora attivo. All’arrivo dei tecnici dell’Agenzia la ditta stava provvedendo al confinamento delle acque all’interno del canale di scolo afferente alla proprietà per un loro riutilizzo nelle attività di spegnimento e per evitare il loro riversamento nella rete di canali gestita dal Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale.
Arpae ha fornito indicazioni preliminari sulle modalità di gestione di tali acque da effettuarsi nei prossimi giorni; sono state inoltre effettuate attività di campionamento sulle acque di spegnimento in prossimità dello scarico della proprietà e in corrispondenza del Canale Fosso Influente nell’Umido; tali analisi sono in corso.
Nella mattinata di lunedì 23 giugno è stato effettuato un ulteriore sopralluogo in azienda da parte dei tecnici Arpae, constatando che era ancora in corso la combustione del materiale con presenza di fumo, seppur ridotto rispetto alle giornate precedenti.
Il ricircolo delle acque di spegnimento era in corso e il tratto di fosso posto a valle del terrapieno era privo di acque. Il sopralluogo ha interessato anche il tratto del Canale Influente nell’Umido in via San Francesco (località Bubano) e il tratto del Canale Umido dove insiste il cavedone del Consorzio: su tali tratti erano visibili esigue quantità di acqua ferma.