L’UE mette in mora l'Italia sull'efficienza energetica

Sono 15 gli Stati membri dell'Unione in mora per i ritardi di recepimento della direttiva sull'efficienza energetica
(28/1/2019)

La Commissione europea ha inviato una lettera di costituzione in mora all´Italia, insieme ad altri 14 paesi: Belgio, Bulgaria, Repubblica, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia e Portogallo, per il mancato recepimento nelle norme di diritto nazionale della direttiva sull´efficienza energetica (direttiva 2012/27/Ue). Questa direttiva stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell´efficienza energetica nell´Ue, per migliorare l´efficienza energetica del 20% entro il 2020 e per gettare le basi di ulteriori miglioramenti dell´efficienza nel medio-lungo termine. Tutti gli Stati membri sono tenuti ad usare l´energia in modo più efficiente, in tutte le fasi della catena energetica, dalla produzione al consumo finale. Ora gli Stati in mora hanno due mesi per replicare alle argomentazioni addotte dalla Commissione. Altrimenti la Commissione potrà inviare un parere motivato alle rispettive autorità e procedere con le procedure d’infrazione.

Tutto ciò avviene dopo che la conferenza internazionale sul clima COP24 a Katowice, in Polonia, ha cercato di promuovere l´efficienza energetica come elemento essenziale della sfida posta dai cambiamenti climatici e mentre l’Irlanda, Stato che sta facendo molto in materia, si appresta ad ospitare la quarta conferenza globale sull´efficienza energetica della IEA, a Dublino il 24 giugno 2019. Il tema centrale di questa prossima conferenza riguarderà in particolare  la modernizzazione dell´efficienza energetica attraverso la digitalizzazione, le tecnologie digitali e l’analisi dei dati.

ultima modifica 2022-07-20T20:39:40+02:00