Le diatomee imbiancano le rive del lago di Vernago in Alto Adige

Singolare fenomeno biologico rinvenuto la scorsa estate attorno al lago di Vernago
(2/2/2022)

Attorno al bacino artificiale di Vernago, situato in Val Senales a ovest di Merano (BZ),nell’estate 2021, si è potuto assistere, a un fenomeno curioso e molto singolare: le pietre presenti sulla riva del lago apparivano ricoperte da una patina biancastra. Accurate indagini, avviate da Appa Bolzano nei mesi successivi e terminate da poco, hanno dimostrato che la causa dell’imbiancamento non è da ricondurre a un inquinamento chimico del corpo idrico, bensì è dovuta a un fenomeno biologico. La colorazione bianca delle pietre ha origine, infatti, dalla deposizione dei frustoli (specie di gusci n.d.r.) delle diatomee morte nel momento in cui il livello dell’acqua è sceso.

Risultati degli esami sulle diatomee

Le diatomee sono alghe unicellulari che galleggiano nell’acqua dei laghi (diatomee pelagiche) o si depositano sul fondo dell’acqua (diatomee bentoniche). I loro frustoli silicei sono costituiti da due metà che si incastrano l’una nell’altra come una scatola e un coperchio e hanno forme e strutture caratteristiche. Le loro dimensioni sono dell’ordine di qualche millesimo di millimetro.
“In questi mesi abbiamo prelevato dall’acqua del lago sia le diatomee presenti nell’acqua del lago (diatomee pelagiche) che i depositi di diatomee sulle pietre bianche”, spiega Samuel Vorhauser del Laboratorio biologico di Appa Bolzano. “Dalle successive analisi effettuate al microscopio ottico è emerso che le diatomee pelagiche appartengono in prevalenza alla specie del genere Fragilaria con una densità cellulare di 17 milioni di cellule per litro”, continua Vorhauser. “In presenza di una tale concentrazione, si parla di fioritura di diatomee, ovvero una proliferazione di massa di diatomee. I fattori che favoriscono tale fioritura sono ad esempio: una temperatura ottimale, nutrienti a sufficienza (soprattutto silicio) e specifiche condizioni di illuminazione. Anche la patina bianca rinvenuta sulle pietre risulta costituita dalla varietà di diatomee con prevalenza sempre della specie del genere Fragilaria“.

Approfondimenti sui risultati delle indagini chimiche sul sito di Snpa

(Fonte: Snpa)

ultima modifica 2022-07-15T15:34:53+02:00