Rapporto dell'evento dal 26 al 31 ottobre 2023
Nel periodo dal 26 al 31 ottobre la regione Emilia-Romagna è stata interessata dal susseguirsi di flussi di masse d’aria e umida e temperata sub-tropicale, alternati a correnti di aria fredda e secca di origine polare, che hanno determinato precipitazioni intense sul crinale appenninico centro-occidentale e correnti sciroccali associate a venti da moderati a forti.
Due eventi di precipitazione successivi, a carattere temporalesco, hanno generato piene impulsive su tutti i corsi d’acqua del settore centro-occidentale della regione, significative per i livelli raggiunti sui bacini dell’Enza, del Nure, del Taro e del Parma-Baganza, dove si sono verificate esondazioni di rii e corsi d’acqua minori con intensi fenomeni di erosione nelle zone montane, chiusure di ponti ed evacuazione di aree golenali nelle zone vallive.
Numerosi fenomeni franosi e dissesti idrogeologici a cinematica rapida si sono verificati sull’Appennino piacentino e parmense, con ingenti danni soprattutto a carico della viabilità principale e secondaria.