Cosa fa Arpae

L'Unità Amianto della sede secondaria di Reggio Emilia del Laboratorio Multisito è il Centro di riferimento Amianto per la Regione Emilia-Romagna, istituito con delibera della Giunta regionale n. 1359/2016, ed è inserita nei seguenti gruppi tecnici:

  • Gruppo tecnico del Ministero della Salute, relativo alla qualificazione dei Laboratori per le analisi dell’amianto (ex DM 14 maggio 1996);
  • Sottogruppo Amianto Iss (Istituto Superiore Sanità), metodi analitici sulle acque destinate al consumo umano;
  • Sottogruppo Amianto Iss, metodi analitici sui suoli, terre e rocce da scavo, da sorgenti antropiche e naturali
  • Con il monitoraggio dell’evoluzione normativa, l'Unità Amianto garantisce la diffusione della conoscenza nella rete Arpae e il supporto agli enti competenti (Ministeri dell'Ambiente, Salute, Lavoro, Iss, Inail, Regione Emilia-Romagna, ecc.) nella redazione di Linee guida, ad esempio, per la determinazione di amianto e fibre artificiali vetrose in ambienti indoor.
    L’attività di supporto dell'Unità Amianto tiene conto delle priorità definite dal Servizio regionale di sanità pubblica all'interno del Piano Regionale Amianto come, ad esempio:
  • supporto tecnico specialistico alle Ausl ed enti locali nell’ambito dell’attività di vigilanza, in particolare a seguito di segnalazioni;
  • supporto al competente gruppo regionale per la predisposizione di un progetto di fattibilità, per il monitoraggio delle concentrazioni di fibre di amianto aerodisperse in ambienti di vita esterni (outdoor) con istruzioni operative per il campionamento, criteri di analisi e valutazione dei risultati;
  • attività di formazione degli operatori dei diversi enti e servizi coinvolti nella problematica “amianto”.


L'Unità Amianto è inoltre riconosciuta come laboratorio di riferimento allo scopo di fornire supporto tecnico analitico ai servizi di prevenzione delle Aziende sanitarie locali (Ausl), al sistema Arpae, al Nucleo Ambientale dei Carabinieri e altri organismi di vigilanza; riceve richieste di prestazioni analitiche sia da parte di aziende private che effettuano attività di bonifica dall’amianto o movimentazione rifiuti con amianto, sia da studi privati che effettuano consulenza e monitoraggi ambientali.
Le tecniche utilizzate per la determinazione delle fibre di amianto sono quelle previste dal DM 6 settembre 1994. I campioni consegnati al laboratorio con maggior frequenza sono:

  • pezzi di lastre/materiali vari che sono analizzati al microscopio ottico senza pretrattamento al fine di individuare la presenza/assenza di fibre di amianto;
  • terreni/rifiuti che, dopo essiccazione sono osservati allo stereomicroscopio per individuare e separare materiali, aggregati o fibre libere di amianto identificate al microscopio ottico e infine pesati per determinare la concentrazione;
  • filtri derivati dal prelievi di aeriformi che dopo carbonatazione sono analizzati al microscopio elettronico al fine di determinare la concentrazione di fibre;
  • acque destinate al consumo umano che dopo filtrazione e carbonatazione sono analizzate al microscopio elettronico.

Dal 2004 il laboratorio di riferimento regionale è accreditato da Accredia per i diversi metodi di prova:

  • MOLP, nei materiali solidi, metodo DM 06 settembre 1994, allegato 3;
  • DRX, nei pavimenti di natura vinilica, metodo interno;
  • MOCF per l’analisi delle fibre regolamentate totali in filtri, metodo DM 06 settembre 1994, allegato 2 punto A;
  • SEM-EDX per l’analisi delle fibre regolamentate di amianto in filtri, metodo Dm 06/09/94 allegato 2 punto B.

Nel 2017 è stato richiesto l’accreditamento del metodo per la determinazione delle fibre di amianto nelle acque destinate al consumo umano.
Per la valutazione della qualità delle analisi effettuate, il laboratorio inoltre partecipa, costantemente e con esito positivo, ai Proficiency Test(AIMS, RICE, SEMS e AISS) organizzati da HSL (Health and Safety Laboratory) con sede in Gran Bretagna.