Rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici

Il monitoraggio si realizza mediante la collocazione sul territorio di centraline rilocabili, che rilevano automaticamente ed in continuo i livelli di campo elettromagnetico presenti in determinati punti, permettendo di evidenziarne le variazioni nel tempo.

Il monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici ad alta frequenza è un´importante attività di Arpae che si affianca ed integra quella tradizionale di vigilanza e controllo.

Ha diversi obiettivi:

  • Tenere sotto controllo diverse aree del territorio antropizzato, caratterizzato da molteplici fonti di pressione (stazioni radio base per la telefonia cellulare e impianti radiotelevisivi);
  • Rilevamento di eventuali superamenti dei valori di riferimento normativi che sono:
    valore di attenzione, pari a 6 V/m, valido all’interno di edifici utilizzati come ambienti abitativi con permanenze continuative non inferiori a 4 ore giornaliere;
    valore limite di esposizione pari a 20 V/m;
  • analisi della variabilità temporale;
  • analisi di situazioni complesse, ad es. per la presenza di molteplici sorgenti che variano nel tempo in modo indipendente e di elementi di perturbazione;
    ottimizzazione della pianificazione degli interventi;
  • maggiore visibilità dell’attività di vigilanza e controllo.

Il monitoraggio è attivo tutto l’anno. Viene svolto utilizzando stazioni di misura ricollocabili sul territorio e distribuite nelle nove province della regione. Le centraline in continuo rilevano i livelli di campo elettrico presenti e le loro variazioni nel tempo. I dati acquisiti sono successivamente validati ed elaborati dal personale Arpae per la successiva divulgazione.

Le stazioni di misura vengono collocate da Arpae in strutture pubbliche o private (scuole, asili, ospedali, case di cura, case di riposo) o in edifici privati, abitativi e di lavoro, in modo tale da garantire la sicurezza sia della strumentazione sia delle persone che normalmente accedono ai locali interessati.

La scelta dei siti di monitoraggio avviene di norma in accordo con le Amministrazioni competenti per territorio, con priorità per i siti ritenuti più critici (per numero e tipologia di impianti presenti) o più delicati (asili, scuole, etc).

Le campagne di monitoraggio hanno in genere una durata variabile da un minimo di una settimana ad un massimo di due o tre mesi, in base alla criticità dei valori rilevati, alla variabilità delle sorgenti ed alla disponibilità delle strutture ospitanti. Sono generalmente svolte in prossimità di impianti per telefonia mobile (SRB) a causa della maggior diffusione delle SRB nei centri abitati, a più alta densità di popolazione potenzialmente esposta. In misura minore nei siti con impianti radiotelevisivi (RTV) o misti.

Nel periodo di misura (e per tutta la durata della campagna) i dati rilevati vengono trasmessi automaticamente al centro di acquisizione, circa ogni 24 ore. Il personale Arpae effettua quindi la validazione dei dati che confluiscono nel database regionale, utilizzato per la successiva pubblicazione dei dati sul sito web dell’Agenzia.

In caso di rilevamento di valori superiori alle soglie di riferimento normativo, Arpae procede a successive verifiche, attraverso metodiche di misura previste dalla normativa tecnica vigente. I casi di superamento confermati sono segnalati alle autorità competenti e costantemente monitorati fino a risanamento concluso.

I risultati delle campagne di misura sono consultabili sul sito web di Arpae. Vai alla pagina dei risultati delle campagne.

La rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici ad alta frequenza è attiva sul territorio regionale dal 2002. Nel 2003 è entrata a far parte della rete nazionale gestita operativamente dalle Agenzie Regionali per l´Ambiente tramite apposite convenzioni (coordinata dalla Fondazione Ugo Bordoni (FUB), su finanziamento del Ministero delle Comunicazioni ed in base al DPCM 28/03/02 ed alla L 3/03).

ultima modifica 2022-09-21T20:30:43+02:00