Qualità dell'aria, l'andamento dell'ozono nel periodo estivo

L'analisi della stagione estiva mostra maggiori criticità per gli episodi acuti
(2/10/2025)

Il 30 settembre si è conclusa la stagione estiva per il monitoraggio dell’ozono ai sensi del D.Lgs 155/2010; tale norma prevede che le concentrazioni di questo inquinante siano elaborate in indicatori relativi alla protezione della salute umana e della vegetazione e confrontate con i limiti normativi.

Il periodo estivo è stato caratterizzato da episodi acuti di ozono, inquinante che rimane critico. Il più intenso si è verificato a giugno, risultato insolito per il periodo per durata e intensità, dovuto all’andamento delle condizioni meteorologiche, che sono state molto favorevoli alla formazione di ozono, e probabilmente anche ai diversi composti organici presenti in masse d’aria inquinate dalle combustioni di foreste dalle zone del Canada centrale che sono giunte sino a noi.
Le concentrazioni più elevate ed il conseguente superamento dei valori normati sono proprio avvenuti in questo mese, che è risultato il più critico, in particolare per il superamento della soglia di informazione.
I due mesi successivi, più dinamici da un punto di vista meteorologico, hanno comunque avuto episodi critici, per il verificarsi di condizioni favorevoli alla formazione di ozono in alcuni periodi definiti.

Queste condizioni hanno portato ad un aumento del numero di ore di superamento della soglia di informazione, superamenti avvenuti pressoché totalmente nel mese di giugno e quasi esclusivamente nell’area occidentale e centrale della regione. Il numero totale di ore di superamento è stato di molto superiore a quello avvenuto negli anni precedenti (periodo 2022-2024).

Diffuso ancora il superamento dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana. Il dato cumulato sull’intera regione risulta però almeno inferiore a quello totale riscontrato nel 2024 e 2022.

Occorre comunque tenere in considerazione la fenomenologia complessa che caratterizza questo inquinante, la non linearità dei fenomeni associati alla produzione e alla distruzione della molecola di ozono. La relazione tra la concentrazione dei due principali gruppi di precursori, ossidi di azoto (NOx) e composti organici volatili (VOC), e la produzione di ozono troposferico è molto complessa da valutare, la sua comprensione e corretta definizione è fondamentale, ed è per questo che Arpae si è dotata di un misuratore di alcuni VOC (C2-C6; C6-C12), installato in una stazione di fondo urbana, le cui misurazioni in continuo potranno permettere di colmare parzialmente le lacune conoscitive e di comprendere se stia cambiando qualcosa nella dinamica e nella chimica dei processi.

Superamenti dell’obiettivo a lungo termine per la salute umana (massima media mobile giornaliera su 8h - 120 µg/m3)
A differenza dello scorso anno, la stagione estiva del 2025 è stata caratterizzata da rilevanti episodi acuti di ozono, che hanno portato al superamento continuo dell’obiettivo a lungo termine per un lungo periodo di giorni, a ondate, in coincidenza con le principali ondate di calore a metà giugno, all’inizio di luglio e all’inizio di agosto.
Una sola stazione, Castelluccio/Alto Reno Terme – BO, non ha fatto registrare alcun superamento dell’obiettivo a lungo termine per la salute umana.

Superamenti della soglia di informazione (180 µg/m3 )
Anche in questo caso, a differenza dello scorso anno, la stagione estiva del 2025 è stata caratterizzata da rilevanti episodi acuti di ozono.
I primi superamenti della soglia di informazione sono stati registrati l’11 giugno, a partire da questa data abbiamo assistito al più intenso episodio acuto di ozono di questa estate. Tale episodio ha riguardato buona parte del territorio europeo.
Le concentrazioni di ozono hanno raggiunto valori orari elevati dall’11 al 15 giugno, sino a 223 µg/m3 (Castellarano – RE), valore massimo misurato sull’intera regione nell’arco dei mesi estivi. In questo periodo il superamento è stato anche persistente (più ore nell’arco di uno stesso giorno). L’episodio ha interessato prevalentemente la parte occidentale e centrale della regione. Nell’ultima decade del mese, sempre nella zona ovest della regione, sono stati registrati altri superamenti; sporadici superamenti sono occorsi anche nell’area orientale. Il perdurare del più intenso episodio acuto dell’estate 2025, ha fatto superare anche ad inizio luglio la soglia di informazione.
Sporadici e localizzati superamenti della soglia di informazione sono avvenuti nel rimanente mese di luglio (15) ad agosto (9-10 e 14).
La soglia di allarme (240 µg/m3 superata per almeno 3 ore consecutive) non è mai stata superata.

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ultima modifica 2025-10-02T20:31:43+02:00