Sono schiume e non mucillagini quelle segnalate in mare

Il fenomeno in atto, riportato anche da alcuni quotidiani, non è materiale mucillaginoso
(3/6/2019)

A seguito di alcuni articoli apparsi sui quotidiani che segnalavano la presenza di mucillaggini in mare, è opportuno segnalare che tale fenomeno non riguarda materiale mucillaginoso, ma schiume. 

Negli ultimi due mesi abbiamo avuto consistenti precipitazioni, con conseguente aumento delle portate dei fiumi, e apporto in mare di sali di azoto e fosforo (nutrienti). Questi elementi innescano fioriture algali (fenomeni eutrofici), sia microalgali (non visibili a occhio nudo, ma solo al microscopio) che alterano la colorazione delle acque e riducono la trasparenza, sia di macroalghe, visibili a occhio nudo.

La fioritura di macroalghe e conseguente accumulo interessa particolarmente i primi metri della fascia di balneazione.Le macroalghe verdi sono del tutto innocue e appartengono alla famiglia delle Ulvacee, che stagionalmente fanno la loro comparsa. Queste macroalghe restano fissate al substrato solo nei primi stadi di sviluppo, in seguito si staccano e tendono ad essere trasportate dalle correnti e dal moto ondoso, accumulandosi nei pressi dei porti e sulle spiagge.

I fenomeni eutrofici sostenuti da microalghe stanno interessando l’intera costa emiliano-romagnola dalla battigia fino al confine delle acque territoriali, con concentrazioni elevate soprattutto nella parte settentrionale dell’area, direttamente investita dagli apporti del bacino padano, a seguito delle intense precipitazioni che hanno interessato tutta la pianura padana. Le fioriture microalgali rilevate presentano anche la presenza di Noctiluca miliaris.

Non si tratta di un fenomeno nuovo né in Adriatico né in Emilia-Romagna, infatti diverse sono le segnalazioni negli anni addietro. Tali microalghe appartengono al gruppo delle Dinoflagellate, questa microalga eterotrofa (deve nutrirsi di materiali organici prodotti da altri organismi) di dimensioni vicine ad 1 mm, in fioritura forma delle chiazze più o meno estese di colore arancione che, sia in fase di degradazione che in fase di crescita, assumono una conformazione simile a quella degli stadi iniziali della mucillagine. 

Ecco quindi che apparentemente sembra materiale mucillaginoso, ma dai monitoraggi effettuati dalla Struttura oceanografica Daphne di Arpae si smentisce tale situazione.

La Noctiluca miliaris è in grado di produrre luminescenza al pari di altri organismi marini e terrestri: il fenomeno della bioluminescenza è logicamente meglio osservabile durante le ore notturne. La sua fioritura, anche massiva, non determina conseguenze dal punto di vista igienico-sanitario e della balneabilità delle acque, inoltre non è una microalga produttrice di tossine. In data odierna il fenomeno non è riapparso.

Si ricorda che tutte le informazioni rilevate da questa Struttura sono inserite nel bollettino "Mare in-forma" pubblicato nel sito di Arpae.

Carla Rita Ferrari
Responsabile Struttura oceanografica Daphne 

 

ultima modifica 2022-07-15T15:39:28+02:00