Adattamento ai cambiamenti climatici

Descrizione delle potenzialità e delle criticità delle misure di adeguamento agli impatti del cambiamento climatico.

Per adattamento ai cambiamenti climatici si intende un processo di adeguamento al clima attuale o atteso e ai suoi impatti, per limitarne i danni e sfruttare eventuali benefici (IPCC, 2014).

La necessità di azioni di adattamento deriva dall’insufficienza e inadeguatezza delle principali politiche di mitigazione e dalla conseguente consapevolezza che il cambiamento climatico è già in atto ed è in parte inevitabile. Mitigazione e adattamento sono due approcci strettamente correlati e complementari sul piano dell’azione, in quanto la mitigazione agisce sulle cause dei cambiamenti climatici mentre l’adattamento interviene sulle conseguenze, come l’aumento delle temperature, la variazione delle precipitazioni e della stagionalità, gli eventi climatici estremi e tutti i relativi impatti sul territorio e sulle società.

Le azioni di adattamento sono svariate in quanto dipendono dall’unicità dei singoli contesti territoriali, politici, sociali ecc. in cui vengono implementate; secondo l’IPCC possono essere suddivise in tre categorie:

  1. azioni di tipo fisico/strutturale: modifica delle pratiche agricole (come la scelta di varietà colturali più resistenti alla siccità), interventi strutturali sul paesaggio (ad esempio per difendersi dal rischio di inondazione), stoccaggio di acqua ecc.
  2. azioni sul piano sociale: sensibilizzazione, migrazione, sistemi di allarme preventivi ecc.
  3. azioni sul piano politico: implementazione di assicurazioni contro i cambiamenti climatici, piani di adattamento, prevenzione delle calamità ecc. 

Queste tre categorie sono però strettamente correlate e devono essere fortemente integrate al fine di affrontare una serie di limiti legati alle pratiche di adattamento; i limiti possono essere: economici (costi eccessivi), fisico-ecologici (irreversibilità dei cambiamenti climatici), tecnologici (insufficiente conoscenza scientifica), politici (incompatibilità degli orizzonti temporali che contraddistinguono l’azione politica e la gestione dei disastri da un lato e i processi climatici e la pianificazione dell’adattamento dall’altro), sociali (resistenza all’adattamento da parte delle comunità per ragioni legate a perdita del patrimonio culturale, formazione, percezione dei rischi, fiducia nelle istituzioni ecc.). 

Un ruolo determinante nel favorire un approccio integrato all’adattamento ai cambiamenti climatici al fine di affrontare gli ostacoli sopra citati spetta alle istituzioni locali. 

L'Osservatorio Clima partecipa attualmente a diversi progetti europei sul tema dell'adattamento, come per esempio il progetto Life Ada, e ha partecipato al progetto InterReg AdriAdapt e ai progetti Primes e Blue AP. Ha inoltre contribuito alla realizzazione della Strategia di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici in Emilia-Romagna.

Riferimenti bibliografici e approfondimenti: 

https://unfccc.int/topics/adaptation-and-resilience/the-big-picture/what-do-adaptation-to-climate-change-and-climate-resilience-mean 

https://climate.nasa.gov/solutions/adaptation-mitigation/ 

https://www.ipcc.ch/site/assets/uploads/2018/02/WGIIAR5-Chap14_FINAL.pdf 

Bagliani et al., Il cambiamento climatico in prospettiva geografica. Aspetti fisici, impatti, politiche, Il Mulino, Bologna, 2019

Adger W. N. et al., “Are there social limits to adaptation to climate change?”, Climatic Change, n. 93, 2009

Agrawal A. et al., “The role of local institutions in adaptation to climate change”, Social Development Working Papers, n. 118, 2009

ultima modifica 2022-10-28T19:31:12+01:00