Diga di Pavana, continuano i monitoraggi ambientali
Gli esperti di Ispra, Arpa Toscana e Arpae Emilia-Romagna sono impegnati in questi giorni in sopralluoghi lungo il torrente Limentra di Sambuca e il fiume Reno per verificare l'efficacia degli interventi di ripristino ambientale dopo l’incidente del 2020 alla diga di Pavana (PT). I controlli, in corso il 21 e 22 luglio 2025, sono parte attiva del percorso di riparazione del danno ambientale ordinato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) al gestore della diga.
Le Ordinanze 8968/2021 e 81/2024 fanno seguito all'evento dannoso del 2020, quando operazioni di svaso causarono il rilascio di ingenti quantità di sedimenti, provocando una moria diffusa di numerosi esemplari di fauna ittica.
L'obiettivo specifico delle verifiche è monitorare il recupero delle popolazioni ittiche, un indicatore biologico chiave dello stato ambientale degli ecosistemi fluviali colpiti. Il Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (Snpa), già coinvolto fin dalle prime fasi nell'accertamento del danno, è ora chiamato a valutare scientificamente l'efficacia delle azioni correttive messe in atto dal responsabile.
Questi sopralluoghi rappresentano un passo concreto nel lungo iter di tutela ambientale avviato dallo Stato. Il lavoro istruttorio e l'attività sul campo del Snpa dimostrano l'impegno per la ricostruzione degli ecosistemi fluviali compromessi nell'ambito delle procedure di danno ambientale.
(Fonte: Ispra)
Approfondimenti:
Diga di Pavana, monitoraggio su Reno e Limentra