Cos'è la desertificazione

Il concetto di desertificazione si è progressivamente evoluto nel corso degli anni nel tentativo di definire un processo che, seppur caratterizzato da cause locali, sta sempre più assumendo la connotazione di problema globale.
Essa e' definita come "il processo che porta ad una riduzione irreversibile della capacità del suolo di produrre risorse e servizi" (FAO-UNEP-UNESCO, 1979), ovvero di supportare la produzione di biomassa a causa di variazioni climatiche e di attività antropiche.
Un elemento comune che inconfutabilmente associa le aree soggette a desertificazione è infatti costituito dalla progressiva riduzione dello strato superficiale del suolo e della sua capacità produttiva.
In base ad un criterio di produttività biologica, la Conferenza delle Nazioni Unite sulla Desertificazione, tenutasi a Nairobi nel 1977, aveva già adottato una definizione di desertificazione ("riduzione o distruzione del potenziale biologico del terreno che può condurre a condizioni desertiche") che prescindeva dalla collocazione geografica (polari o tropicali) delle aree colpite, dalle loro caratteristiche climatiche, dalle cause (naturali o antropogeniche) e dai processi (salinizzazione, erosione, deforestazione ecc.) all'origine della degrado del potenziale biologico del suolo.
Il concetto è stato poi ripreso nell'ambito della Convenzione Internazionale delle Nazioni Unite sulla lotta alla Siccità e Desertificazione (UNCCD), in cui si esprime la definizione di desertificazione in termini di degrado.
La Convenzione ha scelto di adottare una definizione di desertificazione ("degrado delle terre nelle aree aride, semi-aride e sub-umide secche, attribuibile a varie cause, fra le quali variazioni climatiche ed attività umane") che circoscrive il suo ambito di intervento territoriale in funzione delle caratteristiche climatiche ed introduce esplicitamente fra le cause del fenomeno oltre all'azione dell'uomo anche le variazioni climatiche.
La degradazione ha inizio in aree limitate e procede a macchia e per fasi successive, subendo bruschi peggioramenti durante i periodi particolarmente asciutti o regressioni durante quelli più umidi. Tale fenomeno non deve essere considerato soltanto nel suo stadio finale, bensì in quel complesso processo innescato ed alimentato dalla combinazione di un insieme di fenomeni quali:

  • l'erosione del suolo;
  • la variazione dei parametri strutturali del suolo;
  • la salinizzazione;
  • la rimozione della coltre vegetale e del materiale rigenerativo;
  • le variazioni del regime pluviometrico;
  • le interazioni tra la superficie terrestre e l'atmosfera, etc.

La degradazione delle terre assume il significato di una riduzione della produttività biologica e/o economica e della complessità delle colture, dei pascoli, delle foreste, dovuta all'utilizzazione del suolo, ad un processo o ad una combinazione di processi tra i quali erosione idrica ed eolica, alterazione delle proprietà fisiche, chimiche e biologiche dei suoli, distruzione o cambiamenti della copertura vegetale.
Le aree degradate sono cresciute in Europa, tra il 1900 e il 1970 del 40%, soprattutto a causa di uno sfruttamento irrazionale delle aree a clima sub-arido (Carta dei Suoli Europea); successivamente le pratiche agricole irrazionali, il sovrapascolamento, la deforestazione, gli incendi e i processi di urbanizzazione ne hanno successivamente quadruplicato l'estensione (Drò, 1992). L'intensificarsi delle attività umane ha avuto, inoltre, come effetto la diminuzione della resilienza degli ecosistemi delle terre aride.
Il costo della desertificazione secondo la banca mondiale sarebbe di 42 miliardi di dollari all'anno, come perdita globale di reddito.
L'Europa non è immune dal problema, anzi, si stima che il 65% delle aree agricole aride, semi-aride, secco-subumide europee siano già colpite.
Le aree a rischio in Europa sono concentrate nei Paesi mediterranei.
Per questo la UNCCD comprende un Annesso IV dedicato al Mediterraneo del Nord di cui fa parte l'Italia. 

17 giugno - Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione

Il 17 Giugno ricorre la Giornata mondiale della lotta alla desertificazione indetta dalle Nazioni Unite. E´ un´occasione unica per ricordare ad ognuno che la desertificazione può essere affrontata efficacemente, che sono possibili soluzioni e che gli strumenti chiave per il raggiungimento di questo obiettivo risiedono nel rafforzamento della partecipazione di tutta la comunità e nella cooperazione a tutti i livelli.

Il problema della desertificazione, che negli ultimi anni ha raggiunto in molte realtà del pianeta livelli di tragica attualità, ha infatti necessità di strategie comuni e di impegno diffuso che ne blocchino l´evoluzione irreversibile. Arpae partecipa alle iniziative per la giornata mondiale sia a livello regionale che nazionale.

ultima modifica 2021-11-21T21:51:25+01:00
Hanno contribuito: vpavan, wpratizzoli, gvillani