La nuova cartografia della subsidenza in Emilia-Romagna

Online gli esiti del monitoraggio dei dati satellitari dei movimenti verticali del suolo nel periodo 2016-2021
(22/12/2023)

E' disponibile il nuovo report quinquennale sul monitoraggio dei movimenti verticali del suolo e la nuova cartografia di subsidenza della pianura dell'Emilia-Romagna.

I dati satellitari elaborati provengono dalla costellazione Sentinel del programma europeo Copernicus e sono riferiti al quinquennio 2016-2021, ma prendono in considerazione anche i periodi precedenti a partire dal 2006 al fine di valutare le tendenze temporali degli ultimi 15 anni. L'elaborazione dei numerosi dati interferometrici è avvenuta con il supporto di TRE Altamira e con la collaborazione scientifica dell'Università di Bologna.
Il report si apre con una illustrazione delle novità metodologiche adottate nell'ultimo periodo di monitoraggio, grazie alla disponibilità dei dati satellitari Sentinel in doppia geometria sull'intero territorio regionale, sia di pianura sia in quello montano, che hanno permesso di valutare contemporaneamente per la prima volta sia i movimenti verticali del suolo sia quelli orizzontali est-ovest.
I dati interferometrici sono stati calibrati con le serie storiche delle stazioni permanenti GNSS (Global Navigation Satellite System) ottenendo le velocità medie di spostamento annuo del suolo nel quinquennio.

Nel report sono presentati i risultati degli ultimi 15 anni a scala regionale e aggregati per ambito provinciale e per Comune. I risultati sono disponibili e visualizzabili anche nel Geoportale di Arpae.
Nel periodo 2016-2021 risulta che la velocità media verticale del suolo nella porzione di pianura è compresa tra 0 e -5 mm/anno nell’89,6% del territorio, il 6,1% nella classe -5 e -10 mm/anno e il 2,9% nelle classi con velocità inferiore a -10 mm/anno. A scala regionale, dal 2006 al 2021, è progressivamente diminuita la classe di velocità da 5 a 0 mm/anno (in sollevamento) aumentando contestualmente la classe di velocità da 0 a -5 mm/anno, e si sono ridotte progressivamente le classi con velocità di subsidenza più elevate, fino a dimezzare nell’ultimo periodo quella da -5 a -10 mm/anno rispetto il periodo 2006-2011.
Sono infine rappresentate le variazioni dei livelli delle acque sotterranee, per i diversi acquiferi della pianura, in stretta relazione alle variazioni delle precipitazioni nel tempo che hanno comportato una riduzione della ricarica naturale degli acquiferi, considerando che dal 2010 al 2018 si è avuta una riduzione media del 6% dei prelievi da acque sotterranee a scala regionale.

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ultima modifica 2023-12-22T21:30:25+02:00