Manifesto RES dell’Emilia-Romagna
Siamo impegnati sui temi della sostenibilità da oltre trenta anni, lo dimostrano le pubblicazioni, il coordinamento di progetti, la cura delle comunità educanti. Si è trattato di un percorso di maturazione delle conoscenze e competenze, misurarsi con le diverse con le problematiche dei territori in relazione ai diversi stakeholder.
Agli albori dei movimenti ecologisti impegnati nella ricerca di una propria identità e di più solidi fondamenti scientifici ed etici, ha visto impegnati docenti di scuola e Università, tecnici e amministratori locali, imprese green e del terzo settore.
Siamo grati a tutte le persone e organizzazioni dalle quali abbiamo appreso e abbiamo dato un contributo. Un contesto e un clima culturale nel quale siamo stati partecipi e protagonisti, che ci ha consentito di maturare un profilo dinamico, interdisciplinare, creativo e multilivello.
Le crisi di sistema come il cambiamento climatico, le pandemie, le migrazioni (ecc.) ci sfidano a cambiare i valori in profondità. E queste valgono per società, ambiente, economia, educazione, relazioni umane. Nei luoghi di lavoro i leader sono più credibili se il loro stile è orizzontale (coaching), invece che verticale.
Quanto di buono si è prodotto nel tempo andrebbe salvaguardato e lasciato crescere spontaneamente, poichè non si smonta una organizzazione che funziona, che produce, in una logica trasformativa ed evolutiva. La RES (Rete Educazione alla sostenibilità), l’INFEAS come strumento di programmazione, la comunità degli educatori sono risorse preziose per le politiche di sostenibilità.
Come garantire la coerenza tra obiettivi, metodologie, strumenti? Occorre adottare nuove chiavi di lettura dei fenomeni, modelli integrati di apprendimento. La sfida della complessità e l’ecologia della mente, oltre il pensiero statico e lineare, che crea problemi piuttosto che risolverli. Per l’approccio costruttivista non c’è passaggio diretto dalla conoscenza all’azione.
Il riferimento è dato dalla ricerca/azione del progetto Europeo ‘A Rounder Sense of Purpose’ condotto in Italia dalla ricerca dello IASS. La matrice del progetto ha generato dodici competenze integrate che possono connettersi con gli SDGS dell’Agenda 2030 così come per valutare docenti e discenti della educazione alla sostenibilità. Approccio olistico, immaginare il cambiamento, ottenere la trasformazione. Per ogni competenza di sostenibilità essenziali sono integrazione, coinvolgimento, pratica e riflessione.
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Bologna 2025, Paolo Tamburini