(14/05/10)
(30/05/2006) Durante un seminario che si è svolto a Reggio
Emilia sono stati presentati i risultati del progetto di mappatura
regionale dei siti interessati dalla presenza di amianto.
Il rapporto emiliano-romagnolo è il primo ad essere stato
realizzato in modo completo e analitico a livello nazionale, dato
che solo 5 Regioni hanno fino ad ora concluso il
censimento, quattro delle quali non in modo esaustivo. In ogni
provincia, mediamente, oltre il 60% degli edifici sono di pubblico
accesso. Per i dati dei siti naturali (pietre verdi) sono stati
ripresi i riferimenti contenuti nel precedente progetto, già
presentato l’anno scorso a cura di Arpa Emilia-Romagna.
A ciascun sito è stata attribuita una “classe di priorità”,
ottenuta tramite calcoli derivati dalle rilevazioni in loco, che
indica il grado di necessità di interventi di bonifica. E´
importante sottolineare che il livello 1 di priorità non indica
un´urgenza immediata di rimozione, ma la necessità di attivare
azioni di bonifica con precedenza rispetto a siti con altri livelli
di priorità.
In Emilia-Romagna l’individuazione dei siti con presenza di amianto
friabile è iniziata nel 1985, a seguito del primo censimento
riservato a scuole e ospedali ed è continuata con maggior vigore
rivolto a tutti gli edifici, sia civili che produttivi, con il
successivo censimento del 1997 a cui il Laboratorio Amianto di
Reggio Emilia di Arpa ha collaborato attivamente.
Questo ha consentito un intervento capillare nel territorio
regionale con oltre 4mila contatti di strutture pubbliche e private
e più di 1.300 sopralluoghi, che hanno permesso la raccolta di
informazioni per oltre mille edifici e più di un centinaio tra siti
dismessi e impianti industriali.
Scarica il rapporto in formato pdf
Parte generale (4,5
MB)
Allegati (450 kB)
Appendice (800 kB)